Donald di Jago: Il potere e la caricatura del tempo presente

Donald di Jago: Il potere e la caricatura del tempo presente

Jago, nome d'arte di Jacopo Cardillo, è uno degli scultori contemporanei più riconosciuti a livello internazionale. Nato a Frosinone nel 1987, si è distinto per il suo straordinario talento nella lavorazione del marmo, con uno stile che richiama la tradizione classica ma con una sensibilità fortemente moderna.

Dopo un primo periodo accademico, Jago ha deciso di intraprendere un percorso indipendente, conquistando il pubblico con opere che affrontano temi di grande attualità, dal potere politico alla vulnerabilità umana. La sua abilità nel trasformare la pietra in figure incredibilmente espressive e dettagliate lo ha reso uno degli artisti più apprezzati del nostro tempo. Tra le sue opere più celebri troviamo Memoria di Sé, Figlio Velato e Donald, tutte capaci di stimolare riflessioni profonde nel pubblico.

Tra le opere più discusse di Jago, Donald rappresenta un'acuta riflessione sulla politica contemporanea e sull'iconografia del potere. Creata in marmo e legno, l'opera raffigura un busto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump bambino, ma con un'interpretazione volutamente grottesca e ironica.

L'artista utilizza la scultura per trasformare la figura di Trump in un'icona dal forte impatto visivo, esaltandone le caratteristiche in modo quasi caricaturale. L'attenzione ai dettagli, tipica di Jago, emerge nella lavorazione della capigliatura e dell'espressione facciale, elementi che hanno reso il presidente una figura mediatica senza precedenti.

L'opera non è solo un ritratto, ma una riflessione sul culto della personalità nella politica contemporanea. Jago, attraverso l'uso del marmo, un materiale che richiama la scultura classica e la monumentalità del potere, contrappone il concetto di eternità artistica alla fugacità della fama politica. Il risultato è un'opera che non si limita a rappresentare un leader, ma interroga lo spettatore sul significato stesso dell'autorevolezza e della sua costruzione nell'era dei mass media.

L'elezione di Donald Trump nel 2016 e nel 2025 ha segnato un punto di svolta nella politica globale, portando alla ribalta temi di divisione sociale, populismo e strategie di comunicazione senza precedenti. Donald di Jago riflette questo contesto, invitando il pubblico a interrogarsi su come la politica venga percepita, consumata e tramandata nei nostri tempi.

Con questa scultura, Jago conferma la sua capacità di dialogare con il presente, reinterpretando la classicità in chiave critica e contemporanea.

 

 

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